Medicina Olistica
Viviamo in un’era in cui si pone una grande attenzione alla salute del corpo fisico. Negli ospedali i medici tendono a prescrivere un numero spesso esagerato di indagini strumentali per giungere alla diagnosi partendo dal sintomo fisico; la maggior parte delle grandi compagnie industriali provvede a far eseguire un check-up annuale ai propri dipendenti; si moltiplicano le industrie farmaceutiche e anche le “cliniche del benessere”, ove si fa il punto dello stato di salute e si somministrano terapie di ogni genere alla ricerca di uno stato di salute perfetto e duraturo.
Nella medicina occidentale la guarigione coincide con la scomparsa del sintomo e nel recupero dello stato di salute originario. Il medico ha il compito di elaborare, attraverso un programma prestabilito, tutta una serie di input inseriti precedentemente. Quanto maggiore è la quantità di queste informazioni, tanto più il medico ha probabilità di successo nella diagnosi e nella terapia. Questo processo ricorda quello con cui funzionano i nostri computer, e lascia poco spazio all’aspetto propriamente umano della guarigione.
Il termine “olistico” contiene la radice della parola greca “ó⁄o∫”=tutto, perché è proprio all’Uomo inteso come essere multi dimensionale che si rivolge. Nell’approccio olistico, il medico sa di trovarsi di fronte a un essere multi dimensionale, costituito sì da un corpo fisico, ma anche da un corpo energetico, un corpo mentale, da un corpo astrale (o emozionale) e da una dimensione spirituale, che si compenetrano vicendevolmente costituendo quello che noi chiamiamo Essere Umano.